Riforma della Scuola: l’obsolescenza dei programmi di studio è il limite più dannoso!

Dunque la Riforma scolastica è un “problema da risolvere entro settembre”.

Bene! Pienamente d’accordo sull’urgenza ma…

Scorro trepidante i punti chiave della Riforma:

1. valutazione dei docenti (relativamente agli scatti di anzianità di servizio);
2. fine del precariato (fatta la “sanatoria” del pregresso, nuove assunzioni a concorso);
3. sostegno ai diversamente abili;
4. finanziamenti (1 MLD € nel 2015 e 3 MLD € a partire dal 2016);
5. detrazioni fiscali se si preferiscono le scuole paritarie e possibilità di devolvere il 5 per mille;
6. classi meno numerose, integrazione linguistica, potenziamento dello studio della lingua italiana;
7. valorizzazione di musica ed educazione fisica;
8. potenziamento lingua straniera e cittadinanza attiva alle medie inferiori;
9. potenziamento arte, economia e diritto alle superiori;
10. curriculum dello studente in funzione delle sue attitudini;
11. introduzione delle ore lavoro presso aziende o enti pubblici a partire dal III anno degli istituti tecnici e professionali;
12. piano di studio per i docenti (ovvero obbligo di continuare la propria formazione);
13. costruzione di scuole altamente innovative.

Sembra che non manchi nulla… Ce n’è davvero per tutti e per tutte le esigenze e, d’altra parte, la gran parte degli interventi sono, a mio avviso, indispensabili…

Una rivoluzione? Sì, no, ma…

Spero mi siano sfuggiti ma mi sembra che manchino del tutto (o che siano sottintesi e previsti nei regolamenti attuativi della riforma stessa oppure rimandati a successivi approfondimenti): REVISIONE E AGGIORNAMENTO DEI PROGRAMMI DI STUDIO; AGGIORNAMENTO DEI TESTI  E DEI SUSSIDI DIDATTICI.

L’obsolescenza dei programmi di studio è uno dei limiti più dannosi del nostro sistema scolastico.